San Francesco
Tante cose si muovono in questi giorni attorno al portico di San Francesco:
l'organizzazione di Miniartextil, evento di livello internazionale che
si svolgerà proprio negli spazi della ex chiesa di S.Francesco, lancia
un segnale chiaro, civico, consapevole, organizzando una raccolta fondi a
nostro favore; ne approfittiamo per ringraziarli di cuore.
Il Comune apre a un nuovo dialogo e a una collaborazione importante per gestire e cercare soluzioni a una situazione
che si sta trascinando da anni, a partire da misure piccole ma concrete
che possano alleviare da subito condizioni di disagio estreme e, in
prospettiva cerchino di risolverle. Gli
operatori del mercato coperto hanno lamentato le condizioni di degrado
delle zone vicine; noi di Comoaccoglie, semplici cittadini che prestano
un'azione volontaria, abbiamo già espresso più volte comprensione per
loro disagio, anche attraverso azioni concrete, quali pulizie mattutine.
Problemi di natura globale, che non vengono affrontati con
lungimiranza dalle istituzioni sovranazionali e dai governi si scaricano
sulle persone più fragili e a rischio di crescente emarginazione e,
infine, indirettamente su tutti i cittadini.
Ora sembrerebbe che a
Como il desiderio di affrontare i problemi, anziché ignorarli e così
aggravarli, si stia finalmente facendo strada.
Noi siamo sempre stati i primi a non trovare normale che le persone dormano fuori, a San Francesco, davanti al mercato coperto o in altri luoghi.
" Io mi vergogno di dover fare la pipì sul muro" dice L.
giovane senzatetto; ma se non ci sono servizi igienici aperti come può
fare altrimenti?
" Non è giusto che i ragazzi che passano per andare
a scuola la mattina ci vedano in queste condizioni" ci racconta R. un
giovane uomo che teme di perdere la sua dignità.
Crediamo che
l'ascolto delle diverse esigenze e la collaborazione sia la strada
giusta e confidiamo che questo porti in tempi rapidi a miglioramenti.
Da parte nostra continueremo a dare una mano, come stiamo facendo già
da tre anni, consapevoli del fatto che non possiamo sostituirci alle
istituzioni e agli enti pubblici o religiosi, ma anche del valore
dell'azione dei singoli cittadini, soprattutto quando riescono a
organizzarsi e a collaborare tra loro nei diversi contesti sociali.